Sulla profondità
Scrivevo nell'aprile del 2020 alcune osservazioni sull'importanza di approfondire e non restare frammentari. Rifletto ora sul fatto che si tratta di concetti sempre attuali, che penso debbano plasmare giorno dopo giorno il nostro rapporto con l'esterno e la conoscenza.

La metafora della navigazione e dei grandi esploratori del passato ci servirà sempre, come ci è servita per navigare in rete:
restare in superficie per farsi un’idea generale dei venti che spirano nel mare magnum delle informazioni e andare in profondità quando incrociamo l’avvenimento cruciale, quello che ci interessa davvero. Ma per riconoscere l’avvenimento che richiede e merita la nostra attenzione, per il quale dobbiamo impegnarci a consultare fonti e per il quale dobbiamo batterci e mettere in forza talvolta anche un ideale, dobbiamo prima di tutto eliminare il superfluo attorno a noi, restare in silenzio e ascoltare cosa e quanto ci serve per ricavare le informazioni necessarie alla realizzazione degli obiettivi identificati.
Dice Seneca: Noi buttiamo al vento tutti gli insegnamenti se prima non ci è chiaro cosa siano povertà e ricchezza, gloria e ignominia, patria ed esilio. Tutte queste cose noi dobbiamo giudicarle stando lontano dall’opinione pubblica, per capire la loro verità e non il loro nome.
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- 2021